Doppio tutto esaurito per lo spettacolo teatrale “Libero di essere felice” portato in scena dai ragazzi delle classi terze dell’Istituto Comprensivo bussolenese con il coinvolgimento delle quinte della primarie di piazza Cavour di Venaus. Le due si sono svolte venerdì 10 (polivalente di Bussoleno) e sabato 11 (salone di borgata 8 dicembre di Venaus).

Titolo dello spettacolo: “Libero di essere felice”. Gli obiettivi: affrontare i problemi connessi al bullismo e al cyber bullismo; porre i ragazzi di fronte alle conseguenze e ai danni provocati da questi comportamenti; restituire un messaggio di speranza alle vittime.

Un lavoro che svela la passione e la professionalità del gruppo di insegnanti che ha concretizzato il progetto: Anna Maria Richetto, Simonetta Ainardi, Gianluca Calonghi, Diana Speranza, Calogero Giordano e Stefania Condo’ con la partecipazione del ballerino Francesco Peirolo.

“Lo spettacolo – raccontaAnna Maria Richetto – nasce dal progetto sul bullismo e il cyber bullismo partito due anni fa nel quadro del “Piano triennale delle arti” con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi di quinta elementare di Bussoleno e Venaus. Poi l’emergenza Covid ha bloccato tutto e qualche mese fa ci siamo trovati a dover concludere il progetto entro fine anno. Nel frattempo quei bambini ora frequentano la seconda media; il progetto è proseguito e con qualche ‘salto mortale’ siamo riusciti a presentarlo prima del Natale”. Come hanno risposto i ragazzi? “Alla grande – risponde Richetto –; preparare lo spettacolo è stata un’avventura esaltante e in sole 7 ore di lezione siamo riusciti a mettere in scena una rappresentazione che unisce varie arti: musica, teatro, danza e che trasmette in modo diretto e forte un messaggio: il bullismo si può e si deve fermare”. Lo spettacolo racconta la storia di Leo, un ragazzo che per ragioni famigliari si sposta da Torino alla provincia di Cuneo. La sua passione è il ballo; per questo viene deriso e umiliato (di persona e sui social) dai compagni di scuola. Ma alcune amiche e i genitori si accorgono delle umiliazioni: grazie al loro intervento i bulli sono individuati e fermati. Ed ecco il gran finale con il ballo emozionante portato in scena da Francesco Peirolo. Leo realizza ilsuosognoepuòballare, libero di potersi esprimere.

L’abbraccio finale, tra le insegnanti e i ragazzi vale più di ogni altra parola.

Luca Giai

 
Foto di gruppo degli insegnanti

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